sabato 16 agosto 2014

PHILIPPINES





L'arcipelago delle Filippine è composto da oltre 7.000 isole. 
Luzon e Mindanao sono rispettivamente la 16° e la 19° isola più grande al mondo.
Il nome Filippine deriva dal nome di re Filippo II di Spagna. Durante le sue 
spedizioni nelle Filippine, l'esploratore spagnolo Ruy López de Villalobos 
le chiamò, riferendosi inizialmente alle sole isole di Leyte e Samar, 
Las islas filipinas (Isole filippine) in onore del Principe delle Asturie.
La maggioranza delle isole sono montagnose, di origine vulcanica e 
ricoperte da una densa foresta tropicale. La montagna più alta è il Monte Apo




con un'altitudine di 2.954 metri e che si trova sulla grande isola di Mindanao
La Fossa delle Filippine è invece il punto più profondo all'interno dei confini 
nazionali ed è la terza fossa oceanica più profonda del mondo. 
Il Rio Grande de Cagayan è il fiume più lungo, 505 km, e si trova nel nord 
dell'isola di Luzón. La Baia di Manila, dove si trova la città di Manila,
 è collegata alla Laguna de Bay, il più grande lago nelle Filippine, 
dal Rio Pasig. Situate nella periferia occidentale della cintura di fuoco, le Filippine 
subiscono una attività sismica e vulcanica frequente e diversi sono i vulcani attivi, 
tra cui il Mayon, il Pinatubo e il Taal. L'eruzione del Pinatubo nel 1991 produsse 
l'eruzione terrestre più importante del XX secolo.




QUANDO ANDARE

Le Filippine hanno un clima tropicale caldo e umido. 
La temperatura media annuale è di circa 26,5 °C (min a gennaio 21 °C e 
max ad agosto 34 °C). L'anno è suddiviso in tre stagioni: Tag-init o Tag-Araw 
(la stagione calda o estate da marzo a maggio), Tag-ulan (la stagione delle piogge 
da giugno a novembre), e Tag-lamig (la stagione fredda, da dicembre a febbraio). 
Il mese più freddo è gennaio, quello più caldo è maggio.


Nelle Filippine, un arcipelago di migliaia di isole, il clima è in genere 
tropicale marittimo, con una stagione relativamente fresca da dicembre 
a febbraio, in cui prevalgono i venti da nord-est, e una stagione calda, 
umida e piovosa da maggio a novembre, in cui prevale ilmonsone di sud-ovest.
 Tra marzo e maggio, prima che arrivi il monsone estivo, la temperatura 
aumenta e raggiunge i livelli più elevati dell'anno, soprattutto al centro-nord 
e nelle zone interne delle isole più grandi: in genere dunque il mese più fresco 




(o meno caldo) è gennaio, mentre il più caldo è maggio.
Nel nord di Luzon, da dicembre a marzo a volte possono a volte giungere 

masse di aria fresca, tanto che di notte la temperatura può scendere intorno 
ai 12/15 gradi. Le isole più meridionali, vicine all'equatore, hanno temperature 
più stabili, e naturalmente elevate tutto l'anno.
Anche l'umidità relativa nelle Filippine è quasi sempre elevata e rende il 

caldo afoso, quantomeno in pianura.
Alcune zone (in genere le coste più orientali, affacciate sul Mar delle Filippine), 

hanno un clima equatoriale, cioè piovoso tutto l'anno. Infatti durante l'inverno 
gli alisei di nord-est scaricano una gran quantità di umidità e piogge sulle coste
 e i versanti esposti. Questo in genere non accade nelle isole interne, che sono 
più protette, e ancor meno lungo i versanti più occidentali, dove l'inverno 
è una stagione secca.
Le piogge tropicali si presentano in genere sotto forma di rovescio o temporale pomeridiano, tranne durante le tempeste tropicali e i tifoni, quando si possono 

presentare a tutte le ore, hanno una maggiore durata e sono accompagnate da forti venti. 




Nelle Filippine in estate piove dappertutto; le zone a clima equatoriale 
sono quelle in cui piove anche in inverno, cioè quelle esposte ai venti di nord-est. 
Esse sono la parte orientale dell'isola di Luzon, alcune tra le Visayas orientali 
come l'isola di Samar e la parte orientale dell'isola di Leyte, il nord-est di 
Mindanao, e le piccole isole più meridionali. In queste zone cadono più di 
100 millimetri al mese anche in inverno, che anzi spesso è la stagione più piovosa. 
Infatti queste zone, proprio perché sono esposte a nord-est, sono in genere 
almeno in parte riparate dal monsone estivo, che spira da sud-ovest.
Essendo piovose tutto l'anno, queste zone delle Filippine onestamente non 
hanno un bellissimo clima, e non a caso in esse non sono presenti grandi città. 
Le precipitazioni annue superano ovunque i 2.500 millimetri, ma quasi ovunque
 lungo la costa più orientale superano i 3.000 e in qualche caso anche i 4.000 mm.
Il periodo meno piovoso varia a seconda delle zone, e avanza nell'anno procedendo 
da nord a sud. A Legazpi (isola di Luzon) si scende sotto i 200 mm al mese da 
marzo a maggio, a Borongan (isola di Samar) da luglio a settembre. 
Le isole più meridionali (Basilan, Sulu, TawiTawi), che si trovano a nord del 
Borneo, rientrano nel clima equatoriale, ma non avendo un picco piovoso 
invernale particolarmente accentuato, possono essere visitate da febbraio ad aprile,
 e tutto sommato anche da giugno a settembre, quando comunque piove mediamente
un giorno su due.
Nel resto delle Filippine il clima può essere definito tropicale, dal momento 
che è possibile individuare una stagione secca, che coincide con quella invernale,
 ed è più evidente nella parte occidentale (area blu), e meno evidente, ma 


comunque presente, nella fascia centrale (area verde), mentre il monsone 
estivo è in genere più intenso proprio nell'area occidentale.
In questa fascia climatica si trovano le città più grandi delle Filippine, 
a cominciare dalla capitale Manila.
Nelle isole più settentrionali (Batanes e Babuyan), che rientrano nella 
zona intermedia cerchiata in verde, l'aria è abbastanza fresca da dicembre a 
febbraio, con massime intorno ai 25/26 gradi, perché si trovano molto a nord, 
quasi al Tropico, e ricevono un po' di aria fresca dal continente asiatico.
 Il periodo più piovoso va da luglio a dicembre, ma spesso anche gennaio è 
molto piovoso, dal momento che in questo mese a volte si superano ancora i 200 millimetri. Già va un po' meglio a febbraio, ma i mesi più secchi qui sono marzo 
e aprile, che dunque saranno quelli da preferire.
Nelle zone interne dell'isola settentrionale di Luzon, il riscaldamento da marzo 
a maggio è molto evidente. Sono molto calde città come Angeles, San Fernando, 
Tarlac, Cabanatuan e Tuguegarao, che in questo periodo toccano facilmente i 






35/37 gradi, ma con punte di 40.
L'area metropolitana di Manila e Quezon City è in una posizione più favorevole
 perché si trova adagiata sul mare e dunque riceve un po' di brezza marina, ma 
d'altro canto essendo molto grande, al suo interno si fa sentire l'isola di calore 
tipica delle città. A Manila e Quezon City comunque fa caldo tutto l'anno, dal 
momento che la temperatura massima è intorno ai 30 gradi anche in inverno. 
Il periodo secco, da gennaio ad aprile, è molto accentuato: in genere non piove 
quasi mai, soprattutto a febbraio e marzo, che sono i mesi più secchi. 
I mesi più caldi sono aprile e maggio, in cui si toccano mediamente i 33/34 
gradi di giorno, con punte di 36/38. In realtà punte di caldo di questo livello 
sono possibili anche nella successiva stagione delle piogge, sia pure più raramente. 
Durante la stagione delle piogge, da giugno ad ottobre, la temperatura media 
scende, tanto che le massime si attestano intorno ai 31/32 gradi, anche se le 
minime rimangono elevate (intorno ai 24 gradi) e l'umidità rende il caldo afoso. 
I mesi più piovosi sono luglio e agosto, con circa 400 mm al mese. 
Il soleggiamento non è mai scarso neanche nei mesi più piovosi, perché spesso 
in mattinata il tempo è buono, mentre nel pomeriggio o in serata si scatenano 
i rovesci e i temporali. 
I mesi migliori per visitare Manila sono gennaio e febbraio, essendo poco
 piovosi e anche i meno caldi. 


LINGUA PARLATA


Oltre alle lingue ufficiali, nelle Filippine sono parlate circa 170 lingue distinte.
Ma molte persone parlano un inglese fluido e corretto.

Arcipelago di oltre 7mila isole incastonato tra l'Oceano Indiano
il Mar Cinese meridionale e il Mar di Celebes, le Filippine, il cui 
nome deriva dal celeberrimo re di Spagna Filippo II, conservano 
un patrimonio naturalistico tra i più incontaminati al mondo. 
Solo 2mila di queste isole sono abitate, anche perché molte non superano 
il chilometro quadrato di superficie e le isole Luzon Mundaooccupano, 
da sole, quasi il 70% del territorio del Paese. L'arcipelago ospita più di 
8mila specie di fiori e oltre 500 di uccelli, compresi animali rari come 
il topo cervo, il topo nuvola, il tabio e il bulik, solo per citarne alcune, 
che vivono soprattutto sulle montagne ricoperte da una foresta rigogliosa: 
da qui, i fiumi scendono impetuosi verso il mare, attraversando la foresta 
tropicale e laghi vulcanici e regalando al visitatore un'esperienza di natura incontaminata, lontano dalle mete del turismo di massa.
L'arcipelago delle Filippine, passato dalla secolare dominazione spagnola, 
iniziata quando Magellano vi approdò nel 1521, al protettorato statunitense, 
per poi approdare all'indipendenza nel 1946, sono caratterizzate una 
fusione di genti e culture unica al mondo: un incontro perfetto fra le 
tradizioni polinesiane, iberiche, cinesi e indiane. 






CAPITALE  
Manila, la capitale delle Filippine, sorge sull'isola di Luzon ed è nata 
da una colonia musulmana posta sulla foce del fiume Pasig. Oggi è la città 
con la più alta densità abitativa al mondo e mostra ancora i segni della 
conquista spagnola avvenuta nelCinquecento e della successiva occupazione 
da parte degli americani. Sebbene dell'antico periodo coloniale rimanga 
assai poco, anche a seguito dei bombardamenti durante la Seconda 
guerra mondiale, all'interno del cosiddetto Intramuros (la superstite 
cinta muraria spagnola) è possibile ammirare la splendida chiesa di 
St. Augustin o uno dei pochi esempi di dimora coloniale ancora interamente conservata:Casa Manila. Per il resto la città si presenta come una metropoli 
a tutti gli effetti, dai negozi e centri commerciali numerosi e 
dal traffico assordante. Manila non è soltanto la sede degli uffici 
amministrativi e del governo delle Filippine ma anche il principale motore 
della vita culturale dell'arcipelago con i suoi musei, le suebiblioteche 




e la sua università (Pamantasan ng Lungsod ng Maynila) che è stata fondata 
del 1965 ed è la più prestigiosa delle Filippine. Davvero suggestiva anche 
laBaywalk, una lunga passeggiata che si trova di fronte alla baia di Manila 
da dove si può ammirare uno dei più bei tramonti del mondo. 
Tra alte palme da cocco si incontrano, per i due chilometri della 
passeggiata, caffè, ristoranti all'aperto e aree allestite con palchi sui 
quali si esibiscono ogni sera gruppi musicali di ogni tipo.
AEREOPORTI

Il Manila's Ninoy Aquino International Airport si trova a 7 km dal centro di Manila. Ci sono navette che collegano i principali alberghi della città a prezzi economici. Considerate circa da 200 a 300 PHP per la corsa in taxi per raggiungere il centro città. Per il volo di ritorno considerate 550 PHP di tasse aeroportuali.

SICUREZZA

Il Ministero degli Esteri sconsiglia i viaggi in alcune regioni del paese: Mindanao, Basilan, Tawi-Tawi e Sulu.
In tutto il paese c'è un elevato tasso di criminalità: furti, appropriazioni indebite e sequestri. Questi ultimi si verificano anche in varie località balneari del sud.

NEL nostro viaggio non abbiamo riscontrato difficoltà seppur osservando e rispettando
le famose regole del viaggiare in sicurezza.



FORMALITA' E VISTI

Per i turisti europei è necessario un visto per i soggiorni superiori ai 21 giorni. Il passaporto deve essere valido fino a 6 mesi dopo il ritorno. Potrete ottenere il visto presso l'ambasciata. Costa 39 euro per un ingresso semplice e 78 euro per ingressi multipli: la durata del soggiorno non può superare i 59 giorni. Dovrete presentare il biglietto andata/ritorno.

RELIGIONI

L'81% dei filippini è cattolico romano, il 9% protestante, il 7% musulmano, il 2% animista e l'1% appartiene a sette cristiane e al buddismo.


MONETA

La moneta è il peso filippino (PHP). 1 euro = 65,9 PHP. Il dollaro americano è largamente diffuso, rimanendo la valuta più facilmente cambiabile sul posto. Fuori Manila, meglio pagare in peso filippino. L'ideale sarebbe di cambiare dei contanti prima della partenza e di prevedere dei travellers cheque americani. Tranne a Manila, e nella grandi città come Cebu, Davao e Baguio, i bancomat sono rari. Le carte di credito internazionali sono accettate nella grandi città, hotel, ristoranti e grandi magazzini. Le somme superiori a 3 000 dollari devono essere dichiarate allo sportello della Banca centrale negli uffici doganali. Il valore delle valute straniere che si esporta alla partenza non deve essere maggiore a quello delle valute in possesso all'entrata nel paese. È vietato ai viaggiatori che partono dalle Filippine di esportare una somma superiore ai 1 000 pesos filippini. Le banche sono aperte in settimana dalle 9h alle 15h, senza pausa.

SPOSTAMENTI

La compagnia aerea Philippines Airlines collega tutte le grandi città e numerose isole. Molto comodi per scoprire l'arcipelago, traghetti e catamarani solcano il mare in tutte le direzioni. Per le bervi traversate, le banca a motore, imbarcazioni a bilanciere, sono perfette. Le infrastrutture stradali e ferroviarie sono poco sviluppate. Gli ingorghi fanno parte della quotidianità (considerate circa dieci ore per percorrere 300 km). Gli autobus rapidi impiegano meno tempo Per le brevi distanze i jeepney, una specie di "jeep-taxi" variopinti, e i tricicli, "side-car" locale, sono veloci, economici (considerate 0,20 euro per un quarto d'ora, tariffa da trattare prima della corsa!) e squisitamente esotici. I jeepney partono soltanto quando sono al completo. La destinazione è affissa sul parabrezza. Serve la patente internazionale per noleggiare un'auto. Gli autonoleggi si trovano a Manila e negli aeroporti.





PALAWAN

Palawan è un'isola ed una provincia delle Filippine. Il capoluogo della provincia 

è la città di Puerto Princesa.

È la più grande provincia filippina e si estende da nord-est a sud-ovest tra Mindoro e il 


Borneo compresa tra il Mar Cinese Meridionale a nord e il Mare di Sulu a sud.

È un coacervo di differenti gruppi culturali ed etnici (ne sono stati censiti 87) ed ha un 


immenso patrimonio naturalistico che è anche la base della sua sussitenza, 

sempre più legata al turismo.

Palawan è un angolo di paradiso, un'isola d'argento che pullula di fauna 

selvatica esotica, è ricca di villaggi di pescatori e ormai uno dei siti 

Patromonio dell'Umanità dell'UNESCO. Osserva gli animali in via di 

estinzione alle riserve Calauit Game Preserve e Wildlife Sanctuary o esplora 

i relitti giapponesi dell'isola Coron, ritenuto uno dei migliori siti per immersioni al mondo. 

Un tour in barca guidato del fiume sotterraneo di Puerto Princesa ti farà restare senza fiato.




TUBBATAHA REEF   cose da fare









Le immersioni a Tubbataha reef sono principalmente immersioni in parete. 
Le pareti variano da pochi metri dove c'è la sommità del reef fino a circa 60 metri.
Da gennaio fino a fine  aprile, la visibilità è mediamente buona (25-30 metri), 
talvolta un pò meno a seconda delle correnti. Acqua a 30 gradi in superficie, 
minimo 28 gradi sul fondo.
Ci si va con un liveaboard, nel mio caso la Stella Maris dell'Expedition Fleet, una 
barca molto grossa con 20 divers. Si fanno cinque immersioni al giorno, col Nitrox 
nessun problema.
Passo a raccontare quello che abbiamo visto, che è poi ciò che conta: il sito più bello
 è stato Dulsan Wreck, dove abbiam fatto 3 immersioni. La corrente è variabile,
 scarsa al mattino, forte al pomeriggio. Su una franata, ci si ferma e si vede il 
girotondo di pinna bianca, grigi, jacks e vario pelagico, esperienza molto simile 
al Blue Corner di Palau, solo che qui non si usa il gancio.
In altre immersioni abbiamo avvistato aquile di mare, anche molto vicine, 
Marble Ray, tonni di dimensioni ragguardevoli, e numerose volte abbiamo
 visto banchi di jacks, barracuda, black and white snapper nei quali entrare e 
fare riprese stupende.
Altri frequenti visitatori di queste acque: testuggini, squali pinna nera 
(visti una trentina di baby in gruppo in acque poco profonde), napoleone.
Purtroppo il mio gruppo si è perso uno squalo balena in salita dalle profondità 
dell'abisso che circonda il reef, e una manta, ma l'ultimo giorno abbiamo
visto un martello, purtroppo un fugace attimo. Corrente a volte fortissima,
l'ultima immersione l'abbiamo abortita dopo 20 minuti per quella che si è rivelata 
la peggior corrente mai provata in quasi 400 immersioni.
Il sito, inserito nella lista dell'Unesco, è controllato da ranger, i quali ogni tanto i
ntercettano qualche barca (anche di pescatori cinesi) che provano a pescare 
nonostante l'assoluto divieto.